È stato
redattore del Censimento nazionale
delle edizioni del XVI secolo
pubblicate in Italia e in italiano
all’estero, per il quale si è
occupato della storia dell’editoria
italiana di quel secolo. È
collaboratore dell’Istituto
dell’Enciclopedia Italiana. È stato
per dieci anni professore a
contratto presso l’Università degli
Studi di Macerata dove ha insegnato
Storia e teoria della catalogazione
del libro manoscritto e a stampa.
Dott.
Menna, in che cosa consiste il
progetto che la vedrà impegnato nei
prossimi mesi?
Il progetto si pone come obiettivo
la storia editoriale delle opere di
Bernardino Telesio: si tratta di
realizzare un percorso scientifico
complesso che intende indagare la
produzione a stampa, la diffusione,
gli eventuali modelli manoscritti,
chi ha posseduto quelle opere, dove
le ha conservate, chi le ha lette e
glossate, chi e quando le ha
vendute.
Come
intende muoversi e quali sono le
priorità?
È necessario individuare edizioni e
esemplari presenti nelle biblioteche
italiane, europee, ma anche in
quelle fuori Europa. Il lavoro di
censimento si avvierà, quindi,
dapprima nelle biblioteche italiane
con la consultazione degli inventari
manoscritti e a stampa di
biblioteche private e pubbliche.
Procederà con l’analisi diretta
delle edizioni e degli esemplari per
rilevare ogni nota manoscritta, che
ne stabilisca il possesso, e ogni
glossa presente nel testo. La stessa
metodologia di indagine verrà
seguita per le biblioteche non
italiane, in prima fase
limitatamente alle grandi
biblioteche europee e non europee.
La bibliografia specializzata sarà
lo strumento irrinunciabile per
contribuire alla realizzazione del
censimento.
Quale
risultato possiamo attenderci?
La
ricerca, al suo termine, fornirà un
quadro preciso della vicenda
editoriale delle opere del grande
filosofo, con l’ambizione di
consentire nuove scoperte e di
ispirare nuove indagini.
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Il Comitato ringrazia la
Fondazione Carical e il suo
Presidente, prof. Mario Bozzo,
per aver aderito a questa
iniziativa e per aver concesso
un
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